L'ablazione della fibrillazione atriale riduce le ospedalizzazioni
Tra i pazienti sottoposti ad ablazione transcatetere per fibrillazione atriale, i ricoveri per cause cardiovascolari sono risultati meno frequenti nell'anno successivo alla procedura rispetto all'anno precedente.
Sono stati analizzati 2.720 pazienti ( età media, 60 anni, 29% donne ) dal set di dati Truven Health MarketScan, sottoposti ad ablazione transcatetere per fibrillazione atriale tra il 2008 e il 2014 e per i quali i dati erano disponibili da 1 anno prima della procedura a 1 anno dopo.
L'endpoint primario era il ricovero in ospedale. Sono stati anche determinati i predittori del ricovero in ospedale.
Le ospedalizzazioni per tutte le cause sono diminuite da 1.669 nell'anno precedente l'ablazione con catetere a 1.034 nell'anno successivo, per una riduzione del 38% ( P minore di 0.001 ).
I risultati sono stati guidati da una riduzione del 55.5% nei ricoveri ospedalieri correlati all'aritmia ( P inferiore a 0.001 ) e in una certa misura da una riduzione del 16.4% nei ricoveri ospedalieri non-aritmici ( P = 0.038 ).
Un importante contributo al calo dei ricoveri per cause cardiovascolari non-aritmiche è stata una riduzione del 43% dei ricoveri nello scompenso cardiaco ( P =0.019 ).
Non c'è stata differenza nei ricoveri non-cardiovascolari prima e dopo la procedura ( P = 0.177 ).
Il sesso non ha avuto alcun effetto sui tassi di ospedalizzazione.
Sono stati identificati i seguenti fattori predittivi di declino nell'ospedalizzazione per causa aritmica: età inferiore a 55 anni ( odds ratio, OR = 1.43; P inferiore a 0.001 ), apnea ostruttiva del sonno ( OR = 1.38; P inferiore a 0.001 ) e scompenso cardiaco ( OR = 1.29; P = 0.024 ).
Nel periodo successivo alla procedura, le percentuali di consumo di farmaci antiaritmici sono risultate più basse del 37.5% rispetto al periodo precedente la procedura ( P inferiore a 0.001 ).
Dallo studio è emerso che l'ablazione della fibrillazione atriale riduce favorevolmente il ricovero ospedaliero ricorrente nella comunità riducendo il rischio di fibrillazione atriale e le sue sequele. ( Xagena2019 )
Fonte: JACC: Clinical Electrophysiology, 2019
Cardio2019
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